Spaccio e Valuta Falsa: Giovane Arrestato a Sperone in Pieno Lockdown

Spaccio e Valuta Falsa: Giovane Arrestato a Sperone in Pieno Lockdown

Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino prosegue senza sosta la sua intensa attività di prevenzione e contrasto alle operazioni illecite connesse al consumo e al traffico di sostanze stupefacenti. In questo scenario di costante vigilanza, un’ulteriore operazione è stata messa in atto ieri dai militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Baiano, affiancati dai colleghi della Stazione di Avella. L’intervento ha portato all’arresto di un giovane di 18 anni, originario di Mirabella Eclano, e alla denuncia a piede libero presso la Procura della Repubblica di Avellino di un uomo di 38 anni, residente a Sperone. Entrambi i soggetti, già noti alle autorità, sono ritenuti responsabili del reato di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio.

Più nel dettaglio, durante una pattuglia serale nel territorio di Sperone – un servizio volto sia a garantire il rispetto delle restrizioni anti-Covid-19 sia a prevenire la criminalità – i Carabinieri hanno intercettato un veicolo con due occupanti che destavano sospetti. Nel momento in cui la “Gazzella” si è avvicinata per un controllo, il passeggero ha evidentemente compreso le intenzioni dei militari: è sceso di corsa dall’auto e ha tentato la fuga. Immediatamente inseguito e bloccato, l’individuo ha tentato di disfarsi di un involucro. Recuperato dai Carabinieri, il pacchetto conteneva 35 grammi di sostanze stupefacenti, tra hashish e marijuana, già predisposte in singole dosi.

Durante la perquisizione sul posto, il neo-maggiorenne è stato trovato in possesso di 1.260 euro in denaro contante, somma che si ritiene fosse il frutto delle sue attività illecite di spaccio. Messo di fronte alle proprie responsabilità, il diciottenne è stato quindi arrestato non solo per la violazione dell’articolo 73 del D.P.R. 309/90 relativo al traffico di droga, ma anche per “Detenzione e spendita di banconote false”. Questo secondo capo d’accusa è scaturito da una successiva perquisizione presso la sua abitazione, dove i Carabinieri hanno scoperto e confiscato dieci banconote da 50 euro e otto da 10 euro, tutte abilmente falsificate e custodite nel comodino della sua camera da letto.