Stuprata a 15 anni dal branco di amici. Niente scuola per fare una festa a casa dei genitori di uno di loro, poi la violenza: una delle ragazze presenti costretta a rapporti sessuali non consenzienti in quella casa a Reggio Emilia. Per questo motivo un compagno di classe, suo coetaneo, è stato arrestato. È ai domiciliari. Altri due sono indagati. Sotto accusa al momento, solo un ragazzo (come la vittima nato nel 2006 e compagno di classe della ragazza in un istituto superiore di Reggio Emilia). L’accusa è di violenza sessuale aggravata. Due le aggravanti: aver approfittato dell’ubriachezza della compagna di classe e «aver commesso il fatto abusando delle condizioni di inferiorità psichica e fisica, avendo la medesima pesantemente abusato di sostanze alcoliche quali vino e vodka alla pesca, in tali quantità da compromettere la capacità di esprimere un valido consenso» e che la vittima è «minore di anni diciotto». Le responsabilità degli altri due coetanei restano da accertare e approfondire: al momento restano solo indagati per lo stesso reato. La violenza sarebbe stata consumata venerdì scorso. A scuola c’è uno sciopero. I cinque ragazzi pensano di passare la mattinata a casa della madre di uno di loro, l’arrestato. Quando una delle due ragazze presenti decide di andare via, un compagno la accompagna alla fermata dall’autobus. L’altra, ubriaca, resta sola con gli altri due. Nel primo pomeriggio arriva una chiamata al 112: «Venite, sono in strada con mia sorella: è stata stuprata». La 15enne racconta ai carabinieri di essere stata violentata dal compagno di classe. In ospedale le vengono riscontrati un tasso alcolemico alto ed «ecchimosi bluastre».