” In merito all’articolo pubblicato su una testata locale tengo a precisare alcune cose che ritengo siano importanti circa la vicenda che mi riguarda. Ad Aprile del 2021 il sottoscritto ha subito un ricorso “amico” ed irriconoscente, naturalmente è anonimo solo come i vigliacchi sanno fare, scrive Tangredi. Tutta questa montatura e’ stata ben architettata e naturalmente mira al discredito della mia persona ed e’ di chiaro stampo politico. In realta’ la sentenza di primo grado della Corte dei Conti non trova alcun fondamento giuridico in quanto paragona un ente pubblico economico a regime privatistico, ad una unione dei comuni. Questa interpretazione apre un varco normativo di non poco conto, dal momento che l’indennita’ viene percepita in tutte le ASI d’Italia, e pertanto nell’ipotesi di una sentenza definitiva tutti gli Amministratori di ogni epoca ed in tutta Italia devono restituire le indennità. Quindi la mia vicenda farà giurisprudenza, io proporrò appello alla sentenza nella piena convinzione delle mie ragioni e senza invincimenti penso che la verita’ verra’ a galla. Infine mi pongo un quesito, in caso che va avanti questa sentenza folle, chi andrà più per il futuro ad Amministrare Enti cosi’ importanti e di responsabilità a costo zero, conclude Filuccio Tangredi.