“L’estate rovente delle carceri campane, che il SAPPE aveva preannunciato a inizio stagione, continua a incendiare le strutture detentive, per adulti e minori, della Regione”. Lo denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, per voce del segretario generale Donato Capece, commentando il sabato di follia appena trascorso nelle carceri di Avellino, Salerno e Nisida e preannunciando per martedì 3 ottobre 2023 una manifestazione di protesta del Sindacato a Napoli, davanti agli uffici del Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, che “assiste passivamente all’implosione del sistema carcerario regionale, a tutto discapito dell’ordine e della sicurezza interna”.
“Così non si può più lavorare”, commenta Tiziana Guacci, segretario regionale SAPPE che dà notizia di quanto avvenuto nella Casa circondariale di Salerno: “Tre colleghi del Nucleo Traduzioni e Piantonamenti, mentre stavano portando un detenuto straniero, con problemi psichiatrici, a fare una visita, sono stati da lui aggrediti: uno dei tre ha ricevuto una testata al volto, con gonfiore allo zigomo, e gli altri due presi a calci. Oramai non se ne può più: qui si rischia la vita tutti i giorni”.
Il fatto più grave è accaduto nella Casa circondariale di Avellino, su cui riferisce Tiziana Guacci, segretario regionale SAPPE: “Nel primo pomeriggio di ieri, un detenuto maghrebino armato di un coltello di circa 30 cm ha tentato di aggredire un Agente di Polizia Penitenziaria, preposto all’infermeria. Un altro detenuto, di origini italiane e ristretto nell’infermeria, si è intromesso per difendere il collega e gli è stato cavato un occhio. Sul posto, è tempestivamente intervenuto in soccorso un altro poliziotto che ha cercato di disarmare il maghrebino togliendogli il coltello. Subito dopo, lo stesso poliziotto ha salvato il maghrebino da circa 50 detenuti di origine italiana che erano accorsi per aggredirlo”.