Fondi UE in Campania: Il Richiamo di Bruxelles a De Luca e le Ombre sulla Gestione Sistemica

Fondi UE in Campania: Il Richiamo di Bruxelles a De Luca e le Ombre sulla Gestione Sistemica

Nel momento in cui il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, redarguisce i cittadini per il mancato rispetto delle normative – omettendo sistematicamente di affrontare le proprie responsabilità riguardo i danni arrecati al sistema sanitario regionale – la Commissione Europea ha ufficialmente ammonito la sua amministrazione. L’oggetto del richiamo è la gestione irregolare, definita persino “sistemica”, delle risorse europee. Risorse che, se impiegate con saggezza, avrebbero potuto concretamente rafforzare le infrastrutture ospedaliere campane.

L’operato dell’amministrazione De Luca ci ha purtroppo abituato a un approccio disinvolto nella gestione dei finanziamenti comunitari. Ora che Bruxelles sta elaborando i bilanci conclusivi del programma settennale in chiusura, è lecito attendersi ulteriori sviluppi critici. Il punto cruciale non risiede nell’ottenere i fondi, ma nell’utilizzarli per gli scopi prefissati: sostenere le regioni meno sviluppate nel superamento dei divari economici, sociali e territoriali che ancora caratterizzano l’Unione Europea. Sapevate che l’erogazione di tali contributi è strettamente vincolata al raggiungimento di precisi obiettivi? O che non è assolutamente consentito modificare la destinazione d’uso dei fondi in base a convenienze del momento?

Nel corso degli anni, ho sollevato ripetutamente questioni presso le istituzioni europee sulla regolarità dei progetti, segnalando anche la presenza di indagini giudiziarie in corso. Già nel 2017, dopo aver interpellato la Direzione Generale per le Politiche Regionali della Commissione UE, avevo allertato sul concreto rischio di perdita di finanziamenti per un ammontare di 53 milioni di euro, assegnati nell’ambito della programmazione europea 2007-2013. Negli anni successivi, ho continuato a denunciare l’impiego improprio di fondi da parte di alcuni enti locali o l’arbitrarietà nelle procedure di definizione delle graduatorie dei beneficiari, confrontandomi direttamente con le Direzioni Generali della Commissione preposte ai controlli. Ho inoltre richiesto verifiche sull’efficacia delle azioni di reinserimento nel mondo del lavoro e di creazione di nuove opportunità occupazionali che la Regione Campania aveva sostenuto con specifici progetti sovvenzionati dal POR FSE 2014-2020.