Irpinia: La Lega di Grassi Richiede Chiarimenti Urgente sui Ritardi Vaccinali e la Penalizzazione delle Aree Interne

Irpinia: La Lega di Grassi Richiede Chiarimenti Urgente sui Ritardi Vaccinali e la Penalizzazione delle Aree Interne

Le molteplici segnalazioni diffuse dagli organi di stampa riguardo a ritardi e inefficienze nelle procedure di vaccinazione nella provincia di Avellino hanno innescato una reazione da parte della Lega. Attraverso Gianpiero Zinzi, capogruppo in Consiglio regionale e membro della Commissione Sanità, il partito ha presentato un’interrogazione intitolata “Chiarimenti urgenti sulle procedure di vaccinazione in Provincia di Avellino”.

A darne notizia è il senatore Ugo Grassi, responsabile provinciale della Lega, il quale ha sottolineato l’imperatività di chiarezza circa gli strumenti che la Regione Campania intende adottare. Secondo le sue dichiarazioni, basate su resoconti stampa del 29 aprile scorso, emergono “numerose criticità legate a una campagna vaccinale in evidente sofferenza” specificamente per la provincia di Avellino. Il documento dettagliava la ripartizione delle dosi nei vari centri vaccinali come segue: 54 a Monteforte, 84 a Mirabella Eclano, 87 presso l’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi, 54 a Montemarano, 326 ad Avellino, 101 a Montoro, 187 a Solofra, 132 ad Ariano, 42 a Vallata, 180 a Cervinara, 180 a Montefalcione, 150 a Grottaminarda, 71 a Mercogliano, 164 ad Altavilla Irpina, 169 a Mugnano del Cardinale, 78 presso il centro di Montella, 40 a Bisaccia e 108 al centro vaccinale di Lioni.

Il senatore Ugo Grassi, coordinatore provinciale della Lega di Avellino, ha aspramente criticato gli obiettivi dichiarati dall’ASL di concludere l’intera campagna entro l’estate, definendoli “puri proclami”. Ha evidenziato il “drammatico dato” di ben cinque centri vaccinali chiusi su un totale di ventidue, affermando che la principale criticità non risiede nella mancanza di vaccini, ma piuttosto nella “carenza di personale”. Grassi ha espresso il timore che, mentre le vaccinazioni avanzerebbero per le fasce più fragili, “troppi ultrasettantenni, e successivamente anche gli over 60 e 50, sarebbero ancora in attesa di essere convocati”. Nonostante per quest’ultima categoria le prenotazioni sulla piattaforma regionale siano aperte da quasi una settimana, pochi, se non nessuno, sarebbero stati ancora chiamati per la vaccinazione, a differenza di quanto accade a Napoli, Caserta e Salerno, dove si procede “con speditezza”. Il senatore ha inoltre rilevato come anche nel Sannio si lamentino ritardi, confermando che le aree interne risultano essere “costantemente quelle più penalizzate”.

In chiusura, il senatore Grassi ha rivolto un’interrogazione diretta al Presidente della Giunta, Vincenzo De Luca, chiedendo “se sia al corrente della bassa performance esibita dall’ASL Avellino” e quali siano “le ragioni di tale difformità procedurale rispetto alle Province di Salerno, Napoli e Caserta”.