Oggi è stato il giorno del saluto a don Ermanno Ruocchio, parroco di Squillani e Cassano Caudino che un male infido ha consegnato prematuramente nelle mani del Signore. Partito intorno a mezzogiorno dalla sua abitazione nella frazione Casalpreti di Arpaise, dopo un passaggio presso le parrocchie a lui affidate: Sant’Andrea Apostolo in Cassano Caudino e la piccola cappellina alla località Zolli è giunto nella sua parrocchia: Squillani di Roccabascerana. Nella Chiesa di Santo Stefano e Santa Maria SS. Del Carmelo il prossimo due novembre si sarebbe dovuto festeggiare il cinquantenario, le nozze d’oro. Contrariamente oggi è stata occasione di officiare la sua celebrazione funebre presieduta dall’Arcivescovo Metropolita Felice Accrocca insieme a tantissimi sacerdoti diocesani. Il prelato diocesano lo ha ricordato, oltre alle note virtù teologiche, anche per la sua passione del Napoli Calcio, della sua propensione alle novità tecnologiche. Una presenza compita e commossa, tanta gente comune che usciva con gli occhi lucidi a fine liturgia. Giovani, adulti e anziani. All’uscita del feretro applausi, palloncini, inni per l’ultimo saluto. Successivamente è stato accompagnato nel cimitero di Arpaise nella cappella di famiglia. Tutti potranno portare un suo amorevole ricordo nel cuore. La sua preparazione teologica, disponibilità e simpatia non potrà facilmente essere dimenticata. Doti che lo rendevano faro di quelle comunità e non solo, punto di riferimento teologico e spirituale per i tanti confratelli. Particolarmente commosso l’amico confratello Don Stefano, titolare della parrocchia di San Giorgio Martire nel capoluogo rocchese. Loro due trascorrevano intere ore insieme e ora anche don Stefano dovrà vivere rivivere quei bei momenti, quelle confessioni, quegli aneddoti. Negli ultimi tempi don Stefano sosteneva attivamente il compianto don Ermanno, soprattutto nelle processioni molto difficoltose. Qualche intimo ascoltatore ha sentito dire: “Mi sento scoppiare”. Di certo sta vivendo dei momenti difficili custodendo nel suo intimo un dolore immenso. Già sa che, almeno nell’immediatezza, dovrà sostituire il compianto don Ermanno.

