Valle Caudina: Adiconsum Irpinia Sannio Denuncia la Crisi dei Medici di Base e Chiede Intervento Immediato

Valle Caudina: Adiconsum Irpinia Sannio Denuncia la Crisi dei Medici di Base e Chiede Intervento Immediato

Adiconsum CISL Irpinia Sannio, l’associazione per la tutela dei consumatori, ha raccolto numerose segnalazioni allarmanti. Amministratori e residenti dei comuni di Cervinara, Rotondi, San Martino Valle Caudina e Roccabascerana denunciano una grave carenza di assistenza e cure primarie. Questa situazione compromette la salute e la dignità dei pazienti, calpestando un diritto fondamentale garantito dalla Costituzione Italiana.

In qualità di difensori dei diritti, Adiconsum non può accettare tali difficoltà e le denuncia con fermezza. Sebbene profondamente delusi e irritati dalla situazione, restiamo aperti al dialogo, convinti che i cittadini non debbano essere le vittime sacrificali di controversie, per quanto legittime.

Il sistema sanitario nazionale italiano si fonda su due pilastri essenziali: il medico di medicina generale (comunemente detto medico di base o di famiglia) e il pediatra. Ogni individuo iscritto al servizio sanitario ha diritto a un medico di medicina generale, figura cruciale che monitora lo stato di salute del paziente, lo orienta nel percorso terapeutico e fornisce la prima linea di assistenza.

Un’importante sfida per la nostra sanità è la gestione delle patologie croniche. Purtroppo, a causa del massiccio numero di pensionamenti tra i medici di medicina generale e di un afflusso insufficiente di nuovi professionisti, si registra una carenza allarmante. Questo problema non può più essere ignorato, e l’Azienda Sanitaria Locale, che finora sembra aver solo cercato di porre rimedi temporanei, deve urgentemente trovare soluzioni strutturali definitive per uscire da questa stagnazione.

Le attuali inadeguatezze ricadono invariabilmente sui pazienti, l’anello più debole della catena assistenziale. La situazione è destinata a peggiorare: si stima che entro la fine del 2023 circa 22.000 medici di famiglia andranno in pensione. Il complesso e lento sistema di graduatorie e corsi di formazione rende estremamente difficile rimpiazzare questi professionisti in tempi brevi.

L’Italia detiene il primato nell’Unione Europea per il numero di medici con oltre 55 anni. Secondo i dati Eurostat, il nostro Paese ha anche un numero di medici pro capite inferiore rispetto a nazioni come l’Irlanda e la Germania.

È inaccettabile offrire un servizio, pur lautamente pagato, se poi i cittadini non riescono a usufruirne. Le malattie non seguono orari né programmazioni; eppure, il servizio sanitario, invece di migliorare, sta subendo un deterioramento, rendendo sempre più arduo l’accesso a un diritto costituzionalmente sancito. Senza mezzi termini: non ci sono giustificazioni.

La carenza di medici di medicina generale è una questione che esige interventi immediati. È indispensabile definire con urgenza gli assetti organizzativi e strutturali della medicina generale attraverso accordi convenzionali. È motivo di profondo sconcerto, rabbia e preoccupazione constatare come la classe politica, di ogni schieramento, abbia costantemente rimandato l’affrontare questo problema cruciale. La loro inerzia non riflette l’interesse della popolazione.

Questo appello mira a trovare una soluzione concreta e tempestiva per i cittadini dei comuni coinvolti. In assenza di una risposta chiara e risolutiva, Adiconsum si vedrà costretta a mobilitare cittadini e amministratori per un sit-in di protesta davanti all’Azienda Sanitaria Locale.