Ragionare su dati certi per disegnare un nuovo patto sociale ed affrontare con serietà le gravi questioni che arrivano dal mondo del lavoro. Il segretario della Fismic irpina Giuseppe Zaolino è reduce dalla tre giorni romana della Confsal, la confederazione che racchiude tutti i sindacati indipendenti. Sono stati tre giorni nel corso dei quali, come ci ha spiegato Zaolino, c’è stato un confronto con le forze di governo, con tutte le forze politiche e con i sindacati confederali. E, si è partito da un dato non confutabile, ossia, il nostro paese,negli ultimi dieci anni, ha perso due miliardi di ore lavorate Da 48 si è scesi a 46 miliardi,. Un dato che, come ci ha spiegato il numero uno della Fismic, ci dice che siamo già in recessione. Da qui la necessità di un nuovo patto sociale che superi i vecchi confini e si agganci alla modernità. Zaolino, infatti, intende esportare anche in provincia di Avellino questo nuovo modo di fare sindacato. Anche perché, i prossimi saranno mesi incerti per il comparto industriale della provincia di Avellino. Il segretario non nasconde le sue preoccupazione sia per il futuro di Industria italiana autobus che per la Fca. In entrambi i casi è necessario fare pressione sulla compagine di governo per cercare ci attenuare le criticità. Per gli operai di Flumeri, infatti, è necessario riaprire il confronto dopo la rottura della trattativa. Ma ancora più preoccupante è la questione della Fca. L’introduzione dell’eco tassa, già con questa finanziaria, rischia di agevolare i concorrenti del gruppo Fiat che sono molto più avanti con il motore elettrico. Ciò vorrebbe dire un futuro davvero incerto, se non nero, per Pratola Serra e per quella che è stata la locomotiva del reparto industriale di tuta la provincia.