Mistero Irrisolto ad Avellino: Assolti Zia e Nipote con Precedenti dall’Accusa di Incendio Auto

Mistero Irrisolto ad Avellino: Assolti Zia e Nipote con Precedenti dall’Accusa di Incendio Auto

Il Tribunale penale di Avellino ha emesso questa mattina una sentenza di assoluzione per O. T., cinquantacinquenne, e V.G., ventiseienne, entrambi residenti ad Atripalda. La zia e il nipote, entrambi con un passato giudiziario complesso, sono stati scagionati dall’accusa di incendio doloso, poiché il collegio giudicante ha stabilito che non hanno commesso il fatto contestato. La difesa dei due imputati è stata curata dall’Avvocato Rolando Iorio.

La vicenda oggetto del processo risale al marzo del 2015. In piena notte, un’autovettura Alfa Romeo parcheggiata in un’area condominiale nel densamente abitato Quartiere di Contrada Alvanite fu improvvisamente avvolta dalle fiamme. L’intervento dei Vigili del Fuoco riuscì a domare il rogo, ma il veicolo risultò completamente carbonizzato e irrecuperabile. Vittima di questo atto devastante fu C.A.R., un quarantenne del luogo anch’egli già noto alle Forze dell’Ordine.

Alcuni mesi dopo l’incidente, un’ordinaria disputa tra ragazzini in un campetto fece emergere i primi, inattesi, indizi sui possibili responsabili. Le madri dei giovani, intervenute per sedare l’alterco infantile, finirono per innescare un acceso e violento diverbio verbale tra loro. In tale frangente, O. T., intervenendo a difesa di un proprio nipote, proferì pesanti minacce all’indirizzo della moglie di C.A.R., concludendo le sue invettive con parole cariche di astio e un chiaro riferimento all’incendio: “Non starai più bene sopra Alvanite… ti uccido, ti brucio a te e a tuo figlio, la macchina è stata poco, ti devo bruciare pure il camion e poi la casa”.

A seguito di questa esplicita dichiarazione, la vittima dell’incendio si recò nuovamente dai Carabinieri per integrare la querela inizialmente sporta contro ignoti, indirizzando i sospetti verso O.T., ritenuta la presunta istigatrice, e V.G., suo nipote, considerato l’esecutore materiale.

Le successive indagini delle autorità portarono al rinvio a giudizio dei due con la grave imputazione di incendio doloso. Tuttavia, questa mattina, il Tribunale di Avellino ha accolto integralmente la tesi difensiva esposta dall’Avvocato Rolando Iorio, che ha dimostrato l’infondatezza delle accuse, portando all’assoluzione dei due imputati per non aver commesso il fatto.