Fondi Agricoltura Campania: Coldiretti Denuncia Errori e Lentezze Paralizzanti per i Giovani

Fondi Agricoltura Campania: Coldiretti Denuncia Errori e Lentezze Paralizzanti per i Giovani

Coldiretti Campania lancia un accorato appello, evidenziando come la gestione delle misure destinate ai giovani agricoltori, e non solo, sia da ben due anni in una situazione di grave difficoltà. Il presidente Gennarino Masiello sollecita l’assessore Caputo a un intervento rapido e decisivo, reagendo alle recenti notizie di stampa che riportano dati allarmanti sugli errori nelle pratiche, diffusi dallo stesso Assessorato all’Agricoltura regionale.

Una commissione speciale, istituita in seguito a un esposto, ha riesaminato un campione di domande ammesse a finanziamento, confermando le preoccupazioni che Coldiretti Campania aveva già espresso al presidente De Luca nel dicembre 2019. L’analisi parziale ha rivelato percentuali di errore significative: il 10,41% ad Avellino, il 3,84% a Benevento e un impressionante 27,41% a Salerno. Per le province di Caserta e Napoli, il campione esaminato non ha evidenziato anomalie.

«Non possiamo illuderci di ottenere esiti diversi perpetuando le medesime logiche e procedure,» afferma Masiello con fermezza. Sottolinea come i limiti dell’apparato burocratico siano ben noti, così come lo siano le possibili soluzioni. A suo avviso, è fondamentale far emergere irregolarità procedurali o, in casi più gravi, vere e proprie frodi, attraverso un attento incrocio dei dati.

Il presidente si interroga sulla presunta carenza di competenze tecniche necessarie per valutare l’attendibilità di un progetto agronomico. Coldiretti Campania aveva richiesto, nell’ambito del Tavolo Verde, un controllo oggettivo sui punteggi attribuiti prima dell’emissione dei decreti, suggerendo come una scrupolosa analisi del business plan sarebbe sufficiente per accertare la fattibilità delle proposte. È emerso infatti che, in alcuni frangenti, progetti ammessi non solo erano viziati da errori, ma addirittura privi dei requisiti, sottraendo così risorse preziose a chi ne aveva diritto.

La questione delle competenze si estende anche al controllo dei fascicoli aziendali, ormai integralmente digitalizzati. «Possiamo davvero credere che manchino le capacità per un tale controllo?» insiste Masiello. Il lasso di tempo impiegato per ottenere le graduatorie relative all’insediamento dei giovani in agricoltura (Misure 4.1.2 e 6.1.1) e al sostegno agli investimenti (Misura 4.1.1) è stato di due anni, e ora ci si ritrova ancora a dover sanare errori. «Non c’è più un istante da perdere,» conclude il presidente. «Ai giovani che aspirano a investire nel settore agricolo dobbiamo non solo fornire risposte concrete, ma anche esprimere la nostra gratitudine.»